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Still life e altro… Commento ad una foto di Rossella

Una fotografia scattatami mentre parlavo durante lo scorso workshop di still life mi offre il pretesto per un’analisi interessante.

Come spesso dico nelle mie lezioni l’occhio cerca la luce ed i dettagli. E, in questa foto, trova di che soddisfarsi nella densità di elementi ricorrenti che la affollano, ritmando il percorso dello sguardo. I CD, i libri e i divisori degli scaffali, creano una trama sulla quale l’occhio si appoggia, invitato a percorrere l’intera scena. Questa fotografia mi consente anche di tornare su uno degli argomenti che affronto spesso: le rime eidetiche; quelle ripetizioni di strutture che costituiscono un richiamo ed un rafforzamento del messaggio, evidenziate nell’immagine uccessiva in giallo, rosso, blu  e verde. Strutture piacevolmente curve, triangolari, verticali e rettangolari o quadrate che si ripetono nella foto, funzionando, per l’occhio come le rime scritte o verbali per l’orecchio e il cervello…

 

C’è poi uno sguardo attento alla regola dei terzi e all’uso delle diagonali (foto sotto); la diagonale ascendente si sovrappone alla diagonale dello schermo mentre le mediane orizzontali e verticali spartiscono il set in maniera molto elegante. La diagonale discendente accompagna lo sguardo del soggetto verso l’elemento misterioso (la testa del flash) che entra in campo dall’alto.

Questo per quanto concerne il piano plastico o visuale, il piano mentale si nutre della ricchezza di oggetti e di contenuti apparentemente privi di legame a cui dare una spiegazione e un senso.

Un ritratto per il quale ringrazio Rossella Arcadu, l’autrice, che mi ha lusingato e affascinato per l’efficacia e la densità del messaggio. Come dovrebbe fare il fotografo, ha imposto al caos del set un ordine ed un significato.

Bruno Manunza.

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